lunedì 16 settembre 2024

Intro

 https://cartolineplanarei.blogspot.com/?m=1

Introduzione al progetto

collezionistico*

*(Carte da collezione, deck)

"Classici BASSOrilievi"

(1985)… Il prossimo anno Mongol Piero e Filippo Scippo entrano negli “anta”, così come Ciro Fachiro e Piera Acerba… Chissà poi se Pizza Margherita, ora che finalmente è diventata grande, ha deciso se fare la pizza o la margherita… E se Gerry Scotta a noi che c’importa…

Tanto senza di lui si sta meglio! Attenzione perché se toccate Teleco Nando reagisce sbranando… Il povero Ariosto Arrosto, che sua madre ha infornato, avendo finito il pollo… L’americanata proseguiva con una tanto sgargherata quanto diffamante carrellata dei divi e idoli di fine anni Ottanta, da Renato Puzzetto ad Aldo Bisciardi, passando per Carla Stracci, Fiorella Mannaia, Alberto Tombale, Bruno Vespone e Riccardo Scocciante… E non si risparmiava di punzecchiare nemmeno marchi e brand famosi, dalla Foppa a Pezzetti ad Anna Lella, dalla Carta Scortex a Mostro Lindo… Per la serie “in questi quarant’anni tante cose sono cambiate e altre il tempo le ha lasciate”, passiamo in rassegna qualche odierna dimensione degli Sgorbions di casa nostra, ammirando (nell’auspicio di un feedback “alla bartezzaghi”) sia la creatività linguistica, sia la grafica burtoniana dietro le più riuscite sagome, o meglio, figurine che hanno segnato un’epoca (e che negli USA escono con la puntualità dei Simpson). 

Esempio di foto "sgorbionesca"

Nell’era dei social networks gli Sgorbions hanno trovato una collocazione fotografica nei profili di molti allievi cresciuti a pane e stickers, come può ben dimostrare la prima serie dei “Classici BASSOrilievi”, di seguito proposta (piattaforma: classicibassorilievi.blogspot.it)

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Si deduce, senza remore, che la generazione cresciuta negli anni Novanta non teme affatto di mostrarsi irriverente e quasi incline al motto sgorbionesco “sei FotoIgienico!” o al dictat palmarolese “una foto vale più di mille parole”. Nell’era delle challenge, invece, gli Sgorbions risultano essere stati dei pionieri, ovviamente a modo loro. Si prenda, ad esempio, la figurina di Rita Centrifuga con la rispettiva legenda “è capace di sopportare anche il lavaggio per tessuti molto sporchi”. Parlando di centrifughe, oggi persino quella dell’insalata ha un nome che ammicca alle challenge: infatti si chiama “salad spinner”, chissà che confusione nei bambini! Nel 2014, infatti, una ditta (x maggiori info contattare "EQSG.com") produttrice di fidget spinners veicolò la challenge “diventa un cacciatore di trottole”, allegando questo messaggio a caratteri cubitali ai blister venduti in edicola.

Libro del Prof. Marco GIUMAN

Beh, dico solo che la prima discotomia mandibolare (totalmente autogestita) filmata della storia è avvenuta nel 2017, il che non è una coincidenza tanto banale se si considera che proprio in quell’anno si verificò la spinner mania…  Del resto un distretto corporeo che richiede, da letteratura, la rototraslazione non poteva che aderire a una challenge dedicata agli oggetti rotanti e rototraslanti, no?! Il problema è che oggigiorno si tende a voler strafare, molti formatori e counselor come Vittorio Mascherpa (“Oltre i limiti”, Adea Edizioni) invogliano i propri allievi a compiere imprese offlimits senza premurarsi di sapere che poi non vengono prontamente certificate e arginate, laddove prevedano degli esiti “alla Final Destination”, come le cruente casistiche sgorbionesche, senza dubbio le più suggestive da ricordare...

Così può benissimo capitare che un bambino, nel diventare cacciatore di trottole, si metta a scandagliare oggetti rotanti vari, nella selva degli everyday products, mettendo a punto un dispositivo INEDITO (a vocazione medicale!) e regalando un intervento INEDITO al genitore/parente/baby sitter che aderirà giocoforza alla challenge di turno…

Infine un’altra dimensione sgorbionesca è l’irreversibilità di certe loro gesta: ad esempio, ricordo molto bene che  Marcello Violoncello si può suonare una volta sola... Al posto della bacchetta si staglia una luccicante sega a infliggere un danno all’antropomorfo, ligneo strumento. Questa sfumatura la dice lunga sul fatto che la vena umoristica unita a una buona dose di black humour possa e debba condire la nostra quotidianità, così messa in ginocchio dai troppi infortuni sul lavoro (Nick Crick). Forse gli Sgorbions in futuro potrebbero diventare mitici testimonial dell’Inail o accendere i riflettori sul fatto che l’uso aleatorio di Prodotti (Pier Giocolier) ancora oggi sia soltanto un mezzo per strappare un sorriso, come da generazioni avviene nei classici disneyani e non un efficace banco di prova per testare, mediante vari tipi di simulazione, la propria propensione al rischio infortunistico. Non tutte le ciambelle creative escono col buco, sgorbiovare per credere!

 15/09/2024

Mara Ferrari,

Rubrica “Collezionare per credere”,

La Voce alessandrina


Per vincere la prima Carta autografata

 (premio certo) della raccolta "Classici BASSOrilievi", occorre illustrare la figurina di Umberto JEKO e inviarla* all'indirizzo di posta elettronica seguente: lock1986@outlook.it


*entro il 30 giugno 2025

Bozzetto del retro delle carte "Classici BASSOrilievi"

(L'ntelligenza Artificiale, allo scopo di creare le carte da gioco e impiegando l'algoritmo "Annuario del Liceo Classico più SGORBIONESCO e sboccato umorismo alla Walter BASSO", ha selezionato foto di matricole del Liceo Classico d'ogni tempo (generazione), fonte anagrafica: annuario scolastico, fonte iconografica: social network FACEBOOK al 99%

In collaborazione con (partnership):
Prof. Gabriele Basile

Gabriele Basile nel cortile
della biblioteca Smurfosa